Dai e dai, che prima o poi sarebbe successo di nuovo lo sapevamo: la figlia del fiume mi aveva annunciato di avere qualcosa in serbo, e dato che nelle ultime settimane si e' parlato parecchio di un certo strapon (molto piu' di quanto se ne sia parlato su questo blog, mi scuso con i lettori) pensavo che la serata mi avrebbe visto trafitto a mo' di polletto sullo spiedo.
Invece, giunti al dunque, mi ha chiesto se me la sentissi e non fossi troppo stanco, visto che per la sessione avrei dovuto rivestire un ruolo decisamente attivo.
Considerazione che mi ha lasciato un po' perplesso, dato che essere penetrati e' l'attivita' passiva per eccellenza. Ma la figlia del fiume non smette di prendermi in contropiede, e mi manda a farmi la barba. I piu' svelti hanno gia' capito dove andiamo a parare, per i piu' lenti metto una foto...
Ebbene si', trattasi della terribile femminilizzazione!
In realta', niente di nuovo sul fronte: ci eravamo gia' passati, ma bisogna dire che mai in maniera cosi'... professionale.
Step 1: rasatura. La figlia del fiume valuta sia sufficiente fare solo il pelo, io sarei andato anche per il contropelo ma tant'e'.
Step 2: trucco e parrucco. Nell'ordine: cipria, fondotinta, fard, mascara, ombretto, rossetto, molletta per capelli
Step 3: biancheria. Un decisamente poco generoso perizoma che mi ha causato piu' che altro problemi al settore anteriore, data la pochezza di spazio. Reggiseno imbottito di due belle calze usate, per dare un colpo al cerchio ed uno al feticismo.
Step 4: collant (che anche se indoor siamo comunque in inverno) e magliettina atta a coprire il pelame pettorale/bracciale (nel senso dei peli sulle braccia)(ma si potra' dire bracciale?)
Step 5: vestiti. Tutta una serie di abiti succinti, con declinazioni varie da casa nella prateria a signorotta/casalinga disperata a cocktail party a... Jessica Rabbit. Piu' un boa di piume nere, comprato giusto giusto per Halloween. Il tutto accompagnato da un paio di ballerine tanto carucce, con poco poco tacco, una meraviglia da portare - non fosse che erano due numeri buoni piu' piccole della mia taglia
Step 6: foto, foto in posa, foto al naturale, foto in piedi, foto seduto (seduta?), foto da non poterne piu', foto da rischiare di diventare vanitosi
Step 7: video. No, non esiste la benche' minima possibilita' che vengano divulgati sulla rete, portate pazienza. Basti sapere che, rispettando i cliche', ho dovuto ballare su due canzoni degli Abba, e che il gran finale e' stata una mia personalissima e sensualissima rivisitazione di "Why don't you do right...", successo di Peggy Lee che pero' e' decisamente piu' noto per la versione di Jessica Rabbit. Ho fatto anche questo, non ci crederete ma ho fatto anche questo, gambina strusciata e sinuosita' comprese.
Pagella dell'evento: divertente, un po' faticoso, non erotico - ma sarebbe bastato poco sforzo in tal senso, volendo. La femminilizzazione non e' tra le mie fantasie primarie, ma lo faccio volentieri, anche solo per gli sguardi fieri/innamorati che la figlia del fiume mi rivolgeva. E poi lei e' contenta perche', anche contro la mia volonta', finisco per diventare un po' vanitoso. Cosa non si fa per amore!
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