Dopo averne a lungo discusso, abbiamo finalmente avuto la nostra prima sessione pianificata a tavolino: la figlia del fiume ha voluto, chiaro e squadrato, un elenco delle attività alla nostra portata, ciascuna etichettata come "premio", "punizione", "sottomissione", "eccitazione" e simili - evidentemente il post sugli elementi della sessione che vorrei era troppo enciclopedico).
Abbiamo quindi concordato assieme quasi tutto quello che intendevamo metterci dentro: una prima parte di punizioni, prendendo come scusa alcune mie mancanze, una "prova" a cui sottopormi e che, in base al risultato, avrebbe sbloccato o meno un premio, e deciso la natura del premio.
Poi, va da sè, abbiamo giocato.
È stato un primo tentativo, e si è portato dietro tutti i pregi e difetti delle prove: abbiamo giocato in maniera leggera, ridanciana e non "serissima". Ma non ci sono stati momenti di dubbio, di insicurezza, e gli eventi si sono susseguiti lisci come l'olio - e questo era il principale obiettivo in realtà: evitare i momenti di "e adesso, che facciamo?" che ogni tanto si presentavano.
Uno dei risultati collaterali è che, venendo da un periodo abbastanza lungo di rarefazione bdsm, una sessione leggera e ridanciana non fa altro che stimolarmi ancora di più, ed ora mi trovo con il cervello (e altri organi) soffocati dai desideri.
domenica 5 luglio 2009
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