martedì 15 marzo 2011

darsi fuoco il sabato sera (o sabato sera di fuoco, come preferite) - prima parte

Sabato sera ci siamo dati, per la seconda settimana consecutiva, al fireplay.
Esperienze pregresse: alcune.
La prima al Crucible, in gennaio, quando una specie di guru aveva dato fuoco alla schiena di Tom. Il mio commento in quell'occasione era stato "mai nella vita". Tom in compenso era felicissimo.
La seconda volta, poco tempo dopo, sempre al Crucible, nell'ambito di un seminario sul fireplay. Uno dei relatori era estremamente rassicurante, e in quell'occasione anche io avevo acconsentito a provare. A questo giro sia io che Tom avevamo provato entrambi i ruoli di top e bottom. Mia opinione precedente rivista nel giro di due settimane: si', lo so, dopo esplico.
Lo step successivo era crearsi un proprio kit. Magari prossimamente scriveremo un post tipo 'how to', che farsi l'equipaggiamento in casa da sempre grosse soddisfazioni.
Terza volta, a Winterfire: io e Tom top, un nostro amico particolarmente tenero come bottom (peraltro mi sovviene ora come tenero sia un aggettivo appropriato, quando si parla di arrostire la gente).
Quarta volta, appunto, una settimana fa a casa nostra, con una coppia di amici - oh, sara' la sesta volta che riscrivo sto periodo, e ogni volta mi suona ammiccante come se stessi scrivendo di un club per scambisti. No, non ci abbiamo fatto altro, solo dato fuoco a lei -.
E infine due giorni fa, a casa. Tom top, io bottom (e' per questo che mi tocca fare il report, non e' che sia improvvisamente diventata loquace, sia chiaro).

Premessa
Mio atteggiamento verso le fiamme libere: estremamente cauto. Mio atteggiamento verso le cose che scottano: intollerante. Mia reazione istintiva alla vista del fuoco: fuga.
Insomma, sono la Figlia del Fiume, non del Vulcano, mi pare normale reagire cosi'.
Comunque, ho fatto una certa fatica a superare la diffidenza iniziale. Lo scoglio principale, per me, era costituito dal prendere coscienza che il passaggio del fuoco sulla pelle non implica necessariamente bruciature o sensazioni sgradevoli. Il primo passo e' stato accettare questo fatto come top, per poter letteralmente maneggiare le fiamme. Ci sono voluti diversi minuti prima che trovassi il coraggio di passarmi la fiamma sul palmo della mano. In quanto bottom, invece, si tratta piu' banalmente di una questione di fiducia: non sei tu a controllare il fuoco, tocca mettersi nelle mani di un'altra persona - mani che tengono in mano una torcia accesa, eh, non e' una menata metafisica questa, e' istinto di sopravvivenza.

- continua -

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