martedì 15 marzo 2011

One step at a time

La Figlia del Fiume si stava preparando per fare ginnastica in casa, e intanto chiacchieravamo.
IO: C'e' questa cosa di cui un po' mi vergogno
LEI: Dimmi!
IO: Sai che l'ambiente ginnico un po' mi attira: attita' fisica...
LEI: Corpi sudati...
IO: Ormoni, eccetera.
LEI: Beh?
IO: Una fantasia da due soldi, che avevo spesso nell'adolescenza, era di essere usato come step.
LEI: Che scemo!
IO: Grazie, ben gentile.

Poi lei va a prepararsi, e io continuo a lavorare al computer. E davvero la consideravo morta li': una piccola chiacchiera come ne facciamo spesso. Ma la Figlia del Fiume aveva altro in testa.

Dopo circa mezz'ora in cui la sentivo sgambettare nell'altra stanza mi chiama.
LEI: Distenditi un po' li'.
IO: ...
LEI: Su'. E togliti la maglia.
Lei era in tuta e scarpe da ginnastica, un po' sudata, rossa per l'esercizio fisico e con gli auricolari attaccati alla musica. In particolare, ascoltava questa canzone:

Pare che gli Abba stimolino il trampling. Muovendosi al ritmo della musica si muoveva avanti e indietro e, prima piede destro, poi piede sinistro, mi zompettava sul petto.

Io ridevo, ovviamente, e anche lei. Finita la canzone mi e' crollata addosso, col fiatone, felice e sudaticcia.

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