mercoledì 23 marzo 2011

Doggy doggy/1

Pillola SM carichissima: ieri ero un po' eccitato (come al solito), ma per non farmi troppe aspettative ho chiesto esplicitamente alla Figlia del Fiume se ci sarebbe stata la possibilita' di giocare. Lei di base non ne aveva tanta voglia, si capiva, poi pero' un lampo di genio le ha attraversato il volto: non so come, mi sono trovato seminudo e bendato ad ascoltare trafelati rumori di preparativi.

Quando finalmente mi e' stato restituito il dono della vista ho scoperto che il salotto era stato imbandito per le grandi occasioni: lenzuolo steso in terra con chiari scopi contenitivi, ciotola per cani piena d'acqua, guanti di lattice, lubrificante. Ed un paio di suoi stivali, infangati dagli ultimi due giorni di scampagnate.

Lei mi si avvicina sogghignante.
"Cosa dicevamo ieri dei miei stivali?"
"Ehm..."
"Come non ti ricordi?"
"Ehm..." qui credo di essere arrossito. "Tu avevi detto che magari avresti usato una certa linguetta per pulirli."
"E...?"
"Io ti ho chiesto se era una sfida, e tu hai detto che era una battuta, e che sapevo che non mi avresti mai fatto fare una cosa del genere."
"Ho cambiato idea!" E me lo dice raggiante, per giunta.

I miei piccoli lettori si meritano qui una micro digressione. Di norma il mio livello di tolleranza allo schifo e allo sporco e' molto maggiore di quello della Figlia del Fiume, e su questa cosa scherziamo spesso. Attivita' ludiche come, che so, leccare un paio di stivali infangati, sono sempre stati li', al limite del praticabile, ma in realta' sempre fuori portata, perche' anche se io nello stato emotivo giusto le farei, lei non se l'e' mai sentita. Fino a ieri a quanto pare.

"A quattro zampe e faccia a terra." Io eseguo, che ormai ho capito l'antifona.
"Accarezzali, strusciaci la faccia, annusa l'odore del cuoio, da bravo." Qui lentamente il mio io-uomo si e' fatto da parte, ed il mio io-animale ha preso il sopravvento. Mi risultava fastidioso parlare, ed ho cominciato ad esprimermi a mugolii e guaiti. Ero li', culo nudo all'aria, completamente esposto, mentre strusciavo la faccia su un paio di stivali infangati gettati a terra, la Figlia del Fiume mi accarezzava e giocava con me, e davvero sentivo di stare buttando nel fosso milioni di anni di faticosa evoluzione e ritrovarmi in un momento col cervello di un rettile.

"E adesso puoi leccare."
Leccare. Dunque. Bellissimo da vedere, la quasi totalita' del porno che c'e' sul mio pc contiene gente che lecca. Divertente da fare su un corpo, o su un accessorio indossato. Ma leccare cosi', un oggetto inanimato, staccato da lei. Oggetto peraltro anche non marcatamente sessuale, dato che non sono stivali col tacco o esplicitamente femminili. Che effetto mi fa? Ce la faro'?

Ovviamente ce la faccio.
E poi non ero solo. Lei era li', che mi aiutava, mi coccolava. Su uno dei due stivali c'era una macchia di fango bella grossa. Lentamente, una lappata alla volta, l'ho fatta sparire. Il sapore della terra si e' mischiato a quello del cuoio, non era orribile ma decisamente... forte.

[continua nel prossimo post]

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