Ieri non è stata una giornata fantastica.
Il calendario segnava giallo, ma diciamo che non l'ho proprio rispettato. Non ho raggiunto l'orgasmo, ma credo di aver passato decisamente troppo tempo davanti al pc, a girare per pornografia.
La sera, un po' perchè ho sentito la figlia del fiume al telefono, un po' perchè mi sono ritrovato in giro con amici, il mio umore è migliorato. Salvo il fatto che ho conosciuto una ragazza, carina e intelligente, che in maniera più o meno palese mi si è accostata e, all'incirca, ha civettato.
Ora, io adoro il corteggiamento, e trovo divertentissimo il flirt. Ed ero un po' sbronzo. Non è successo niente, ovvio, ma non sono stato ultradistaccato.
Il pensiero che mi ha turbato è che, seppur lievemente, l'ho desiderata. A pelle, non credo sia una persona accanto a cui mi piacerebbe stare, parlando di relazioni amorose ha fatto fin troppo capire che vuole qualcosa di "tradizionale", vuole insomma potersi appoggiare all'altro, che è però quello di cui ho bisogno anch'io. Credo quindi di averla desiderata carnalmente.
Di più, ho desiderato presentarla alla figlia del fiume, perchè anche lei potrebbe trovarla piacevole, e perchè una parte di me (banale, stereotipata, solite fantasie maschili ecc ecc) immaginava la scena confusa di tre corpi spogliati su un letto disfatto.
Il pensiero mi ha turbato, perchè è un pensiero nuovo e perchè arriva in un momento peculiare, in cui io e la figlia del fiume ci vediamo meno di quanto vorrei causa reciproci impegni ed in cui non posso dirmi completamente soddisfatto di quello che ho.
Arrivato a casa ho scritto il precedente post, resoconto del weekend, e poi mi sono rimesso a girare per internet, tirando tardi e ottenendo un ottimo risultato: stamattina sono a pezzi.
Il calendario ancora per oggi mi interdice, cercherò di rispettarlo anche perchè non vorrei buttar via un'altra giornata. Ieri è stato, definitivamente, un dies nigro notanda lapillo, e come non mi capitava da tempo mi sento in colpa, e la colpa porta inesorabilmente al desiderio di essere punito.
Meglio, e più sinceramente: di essere ripreso, sgridato, che mi si urli contro, che lei si arrabbi e se la prenda con me. Che si festeggi il cattolicissimo carnevale di confessione, penitenza, perdono.
Però so che lei non è così, che difficilmente si comporterà in questo modo, perchè non è parte del suo carattere. E che se lo facesse, qui e ora, sarebbe forse per seguire i bisogni miei. D'altra parte, non ha senso che mi tenga tutto dentro senza farne parola con nessuno.
giovedì 2 aprile 2009
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